Source: DotGuitar.it
[…] Il compito affidato al duo di chitarre nell’affrontare l’opera è davvero impegnativo, tali e tanti sono gli spunti strumentali, le citazioni stilistiche, le trovate timbriche e espressive (le partiture sono costellate, come prassi nella scrittura di Castelnuovo-Tedesco, di minuziose indicazione agogiche e dinamiche), che ci si ritrova ad affrontare.
E bisogna subito dire che questo compito è assolto con infinita maestria dal SoloDuo, formazione cameristica ai vertici mondiali del duo chitarre, costituita dai valentissimi Lorenzo Micheli e Matteo Mela, entrambi tra i maggiori esponenti della chitarra italiana nel mondo, non solo in veste di duo, autori della presente incisione integrale di questa immensa opera, di recente pubblicata in un doppio CD dalla casa discografica Solaria.
Si tratta, senza dubbio, di una versione di riferimento di questi lavori (che in passato, comunque, avevano già avuto alcune registrazioni integrali e parziali), non solo per la qualità intrinseca espressa dai due musicisti, come validissimi e straordinari esecutori dello strumento (la chiarezza e la pulizia delle esecuzioni non lascia alcun margine di dubbio sulla già ampiamente quotata bravura strumentale dei due!), ma anche – e forse in maniera predominante – per la chiarezza delle intenzioni musicali ed espressive che i due interpreti hanno saputo dare alle loro letture.
L’incisione è stata realizzata a più riprese lungo quattro anni tra il maggio 2007 e l’ottobre 2011, a testimonianza della volontà di Micheli e Mela a giungere a letture il più possibile approfondite e “scavate” nelle parti. Va segnalato, inoltre, che la registrazione include alla fine del ciclo dei 24 Preludi anche l’ultima opera di Castelnuovo-Tedesco scritta per due chitarre, l’intensa Fuga Elegiaca, dedicata alla memoria di Ida Presti scomparsa pochi mesi prima nel 1967.
All’ascolto, il risultato finale di tutto il lavoro è a dir poco entusiasmante, sia per la restituzione in tutta la loro bellezza delle pagine affrontate, che per la chiarezza timbrica ed espressiva di tutte le esecuzioni, che non lasciano nulla al caso, risolvendosi sempre in un preciso e valido progetto esecutivo e interpretativo.
Tutti i brani sono proposti nella loro giusta essenza e trasporto, e per l’impareggiabile affiatamento dimostrato dai due esecutori l’impresa non è davvero da poco! Personalmente, forse, avremmo preferito solo in pochissimi casi – in particolare nell’ambito del 1° volume – qualche stacco metronomico un tantino meno “affrettato” (vedi il Preludio e Fuga in La minore), ma qui siamo nel campo solo del gusto personale, cosa che non inficia affatto la valutazione dell’indubbia validità d’insieme del lavoro!
Complimenti meritatissimi, quindi, al SoloDuo e a questa preziosa registrazione che ci permette di godere e apprezzare al meglio, in un’incisione di riferimento, una delle opere imprenscindibili del duo di chitarra, che tutti dovremmo conoscere!
Piero Viti